recensioni cd anno 2007

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hurlantmilitia
view post Posted on 21/8/2008, 15:52




MOONSPELL "Under Satane" SPV/AUDIOGLOBE

Per festeggiare i quindici di attività si decide di pubblicare questo lavoro che rispolvera dagli archivi della band lusitana le nuove trasposizioni sonore dell’EP "Under the Moonspell" marchiato 1994 ed il primo demo (1993) "Anno SatanÆ" ma da notare anche all’interno di questo interessante prodotto anche la release “Serpent Angel”, quando il gruppo assumeva i tratti somatici di MORBID GOD, siamo ancora indietro nel tempo, 1992. Il lavoro in questione contiene dieci tracce di ottima fattura.


ICED EARTH "Framming Armageddon" - SPV/AUDIOGLOBE

La band statunitense, il cui quartier generale risiede nella Georgia, danno inizio con questo 19-tkx ad una trilogia annunciata nel lontano 1998, periodo di “Something Wicked This Way Comes” . La band, composta da Jon Schaffer (guitar), Tim Owens (singer), Brent Smedley (drums), Troy Seelie (guitar) e dal quattro corde Dennis Hayes, non deluderanno le attese di questo lavoro eccellente ed emozionale. Atmosfere suggestive che evocano importanti stesure sonore di un glorioso passato che rivive e si materializza con loro. Si attende fiduciosi per gli altri due appuntamenti che chiuderanno l’anello di questa saga, speriamo bene.


ENGEL "Absolute Design" - SPV/AUDIOGLOBE

La creatività composita del chitarrista Nicla Engelin sfocia nella stesura sonora di questo dodici songs ben realizzato dalla band svedese, il cui ascolto sonoro non dispiace assolutamente, ed al cui interno della line-up troviamo, tra gli altri, il guitarist Marcus Sunesson (ex-The Crown) ed il drummer Mojjo (ex-Lord Belial). L’ascolto dell trace sonore di “Casket Closing” , “Descend”, “Next Closed Door”, “ Trial & Error”, tanto per citare qualche esempio, non dispiace assolutamente, un buon prodotto quindi.


SIEGE EVEN "Paramount" - SPV/AUDIOGLOBE

La band tedesca realizza questo nuovo lavoro dai connotati tipicamente progressive, in senso classico, tanto per distinguersi, of corse, posto al bivio tra la matrice europea e quella statunitense del periodo ‘80’s, ‘90’s. Un suono tecnicamente curato e ben eseguito che non disturba l’ascolto assolutamente, e per certi aspetti riporta alla mente release facenti parti di archivi sonori del passato che ci rimandano ancora indietro negli anni, quindi in quel periodo classico pieno di magia, caratterizzato da mostri sacri della musica. Ottima stesura sonora, quindi di questo 10-tkx. Non si aggiunge altro e si ringrazia per quanto fattoci ascoltare.


SODOM "The final sign of evil" - SPV/AUDIOGLOBE

L’onda d’urto e lo stato di emotività rimane sempre lo stesso, inalterata l’attitudine nell’ascoltare la ristampa dell’opening del 1984, sotto le vestigia di “In the singn of evil” e ribattezzato con all’anagrafe discografica con il nome di cui sopra. All’interno di questa stesura sonora troviamo ben sette bonus-tkx che fanno da buona cornice alla solida impalcatura dell’originale mini-lp, tali “Blasphemer” , “Witching Metal” ,“Burst Command `til War” , “Sepulchral Voice” ,“Outbreak Of Evil” … e pensare che qualcuno grida allo scandalo, ma la cosa non ci impressiona … ci siamo abituati, purtroppo.


DESTINY PROGRAM "Subversive Blueprint" - NUCLEAR BLAST/AUDIOGLOBE

Terzo lavoro per la band hardcore tedesca che segue i precedenti “Diving Into Eternità” (2002) e “The Tracy Charter” del 2004. Quindi tre anni di attesa per i numerosi fans sparsi un po’ ovunque, ma una pausa che andrà a soddisfare il piacere uditivo e musicale di molti oltranzisti del settore: il combo tedesco, generato dalle esperienze di HATEBREED. Ci troviamo di fronte ad un’onda d’urto tipicamente hardcore vomitata dal singer Joanness Formella che ben si amalgama a partiture, diciamo melodiche che non ne disturbano assolutamente l’ascolto di questo dodici songs, suddivisi in diverse fasi esecutive.


AA. VV. "Out of the dark" - NUCLEAR BLAST/AUDIOGLOBE

Si festeggiano degnamente i vent’anni di produzione artistica con questa buona vetrina espositiva che offre al sistema uditivo e musicale grossi calibri della scuderia tedesca e che non hanno bisogno di approfondimenti, visto che hanno lasciato nel panorama musicale in questione, ma che citiamo per una giusta ma breve cronaca del prodotto.
In questa release troviamo gli assalti sonori di bands del calibro di IN FLAMES, HYPOCRISY, SOILWORK, SONIC SYNDACATE, DEATH ANGEL, MNEMIC, SCAR SYMMETRY, ANTRAX (JOHN BUSH), SOILWORK, KATAKLYSM: un bel viaggio sia nel tempo che nelle ritmie sonore, per le quali si sono alternati diversi musicisti.


EPICA "The Divine Conspiracy" - NUCLEAR BLAST/AUDIOGLOBE

La band esiste a far data dal 2002 e questo lavoro, composto da tredici songs, dalle tonalità poste al bivio tra goticità, sensazioni black-metal, orchestrazioni sinfoniche, prog dalle tonalità sostenute, il termine power prog – potrebbe anche starci- quindi da tali cifre il risultato finale risulta alquanto ambizioso. Il quintetto, composto dal singer Simone Simons, da Mark Jansen (guitars & vocals), Ad Sluijter (guitars), Coen Janssen (synths & piano) e Yves Huts (bass) dà il meglio di sé per la realizzazione e la relativa stesura di questo lavoro che riporta alla mente scenari epici di notevole spessore. Certo, sembra normale, ma qualcuno potrebbe anche non piacere, una questione di “de gustibus”, ma è normale anche questo, of course.


MELOTRON "Propaganda" - STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE

Il trio tedesco ci offre questo tracciato musicale caratterizzato da 13 songs con un bonus caratterizzato da un video, tale “Das Herz”. L’opening track, più che altro un intro “Auferstehung”, ci introduce in uno scenario magico che fa poi da apripista alle sonorità di "Das Herz", che insieme alle restanti tracce da un chiaro documento dell’identità sonora di questo lavoro che risente in senso positivo delle attitudini compositive dei DEPECHE MODE come in “Broken” (unico pezzo cantato in inglese) ma anche alla migliore esaltazione musicale della synth-pop.


FREEDOM CALL "Dimension" - STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE


Per parlare del gruppo in questione bisogna fare qualche piccolo passo indietro nel tempo, quando nel 1998 la band viene fondata dal vocalista e chitarrista Chris Bay e dl drummer Daniel Zimmerman dei Gamma Ray. Di seguito la solita trafila a partire dai demo ed il consequenziale contratto con la casa discografica, i concerti, la turnazione di date e l’alternarsi di buoni prodotti musicali per arrivare all’attuale lavoro composto da dodici assalti all’arma bianca proprio nella tana tedesca durante una serie di live-acts, che come si può evincere dal dettato di questo lavoro caratterizzato da dodici entusiasmanti momenti musicali. Dall'album di debutto, “Stairway to Fairyland”, pubblicato il 7 maggio 1999, di acqua sotto i ponti né è passata, ma loro, rimangono sempre ancorati sulle loro posizioni, il che da loro ragione sia per i risultati che per il numero continuo di fans che riescono ad arruolare al loro seguito..


HELLOWEEN "Keeper of the Seven Keys The Legacy World Tour 2005/2006 - Live in Sao Paolo" - STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE


Questo doppio cd rappresenta la sintesi storica del gruppo in questione fondato da Kai Hansen e Piet Sielck nel 1983 ad Hannover, in Germania e dedito a musicalità indirizzate al power metal/speed metal. Ma nel contempo rappresenta anche quanto espresso durante il tour mondiale, preceduto dall’uscita nel 2005 di “ Keeper of the Seven Keys - The Legacy”, che ha toccato diverse località dall'Europa al Giappone, dal Sudamerica a diverse lands centroamericane.


TRISTANIA "Illumination" - STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE

Fondati sul finire del 1996 da Morten Veland, Einar Moen e Kenneth Olsson, il gruppo norvegese è autore di una sorta di suono gotico che riecheggia atmosfere di metal scandinave nelle quali si possono annoverare situazioni tipiche che variano dal death, al doom, ad aggressioni vocali ad armonie destrutturate, fuori tempo ed ammaliate dallo strana ed ammaliante della timbrica vocale della singer femminile, tale Vibeke Stene che si alterna con quelle di altri singer che variano da caratterische death o ad aspetti relativamente più melodici. Questo il risultato di questo interessante dieci tracce che succede ad una serie di avvenimenti che hanno riguardato la band: come i primi due biglietti da visita “Widow’s weeds” e “Beyond the Veil”, la fuori uscita di Morten Veland o della sopra citata singer Vibeke Stene che di recente ha lasciato la band per motivi personali.


ANNIHILATOR "Metal" - STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE

I techno thrashers canadesi fondati nel 1984 ad Ottawa per volontà del chitarrista Jeff Waters, si sono avvalsi per la realizzazione di questo dieci songs della collobarazione artistica di diversi nomi eccellenti della scena come Jeff Loomis (NEVERMORE), Anders Bjãžrler (THE HAUNTED), Michael Amott (ARCH ENEMY), Jesper Strãžmblad (IN FLAMES), Jacob Lynam e Willie Adler (LAMB OF GOD), Danko Jones, Angela Gossow (ARCH ENEMY), Steve "Lips" Kudlow (ANVIL), Alexi Laiho (CHILDREN OF BODOM), Corey Beaulieu (TRIVIUM), che così hanno dato un tocco spontanei al lavoro di Daven Padden (voce e chitarra), Brian Daemon (bass), Alex Landeburg (drums) e del sopracitato Jeff Waters. La cooperazione artistica nata in questo lavoro devo dire che onestamente mi piace e rende l’ascolto piacevole, vista la sua dinamicità culturale e musicale. I tempi di "Never, Neverland" e "Alice In Hell" sono distanti anche se questo dettato musicale non mette assolutamente in discussione i valori artistici e creativi dello stesso e che quindi non penalizzano lo stesso, che non manca di regalare all’ascolto anche aspetti di buon groove, speed, death, trhash: insomma un risultato alla fine gradevole.


MESSIAH'S KISS "Dragonheart" - STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE

Undici assalti di puro concentrato classic metal posto al bivio tra il suono british degli albionici JUDAS PRIEST,vedi i riffs di “The Ancient Cries” al metal d’impatto dei teutonici ACCEPT ma, naturalmente, e non per ultimo IRON MAIDEN, vedi “Northern Nights”. Un lavoro monolitico quello espresso dal quartetto tedesco che fa ancora battere il cuore ed i cuori della New Wave of British Heavy Metal, dire bravi, forse è riduttivo.


ULJ JON ROTH "The Best of" - STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE

Un doppio Cd che ha il merito di raccogliere le fasi più avvincenti della mitica sei corde dell’artista in questione che in trenta anni dedicati alla musica ha regalato tante emotività ai numerosi fans sin dal periodo di “Wind of Changes”, quando militava negli SCORPIONS. Un lavoro antologico quello di Uli Jon Roth, che nelle trentuno composizioni inserite in questo lavoro, insieme ad un video “Cry of the Night”, hanno il merito di tracciare quanto di meglio è riuscito a regalare in questo arco di tempo, e, nel contempo, è un banco di prova per saggiare le qualità tecnico-compositive sia della chitarra che delle capacità vocali: elementi questi che non risultano per nulla intaccate dal tempo. Il sipario che si apre sul primo atto si basa su una piattaforma tipicamente posta al bivio tra il neoclassico ed il barocco ed i riferimenti a quanto detto sono le interpretazioni alquanto personalizzate di Puccini, “Bridge to Heaven”, “Pegasus”, “E Lucevan Le Stelle”; Vivaldi, “War of the Winds”, “The Tempest”; Chopin, “Sehnsucht-Mazurka“; Bach “Air the Bach” . Nel secondo atto si assiste ad un defilè caratterizzato da quanto di meglio l’artista tedesco ha realizzato nel corso della sua carriera, tranne qualche eccezione come , “Rondo alla Turca” di Vivaldi o di un altro classico, ma di musica rock come “Voodo Chile” di Hendrix.


ICED HEARTH "Overture of the wicked" - STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE

Ascoltando le quattro canzoni della band statunitense tali “Ten Thousand Strong”, “Prophecy”, “Birth of the Wicked”, “The Coming Curse”, tutte firmate dal chitarrista Jon Schaffer rivengono alla mente le atmosphere degli albionici JUDAS PRIEST, forse anche per la presenza nella line-up in questione di Tim 'Ripper' Owens. Il lavoro non ha avuto molti consensi favorevoli, almeno da quanto si è potuto leggere, ma a dire la nostra bisogna affermare anche per una certa onestà intellettuale e culturale che il lavoro non dispiace al contrario di chi, invece, ne risulta annoiato … capita.


TYPE OF NEGATIVE "Dead Again" - STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE

Il quadriumviro di Brooklyn mette in scena questo dieci tracce che se pur lontano da ciò che li caratterizzati nelle precedenti stesure musicali, ha il merito ed il coraggio di regalare ai fans qualcosa di nuovo nel contenitore dove per oltre un’ora si possono ascoltare ritmie non consuete ma che divertiranno l’ascolto, forse non molto per i molti gufi e “saggi” della penisola. Vari cambi di tempo in “Tripping a Blind Man” dove aleggiano ritmi e chords tipicamente sabbattiane, che, tra l’altro, accompagnano il percorso musicale in questione, caratterizzato anche da situazioni thrash o da quelle doom di “These Three Things”.


HATASPHERE "Serpent Smiles and Killer Eyes" - STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE

Il risultato che si evince dall’elaborato musicale realizzato dai danesi ha dei connotati tipicamente thrash/death e testimonianza di ciò sono le nove songs inserite in questo lavoro che segue la scia del precedente “The sickness within”. Tra i moniti di questo lavoro citiamo l’opening-tk “Lies And Deceit”, “The Slain”, “Absolution”.


SIRENIA "Nine Destinies And A Downfall" - NUCLEAR BLAST/AUDIOGLOBE

Fatti e personaggi della mitologia greca rivivono per situazioni musicali e letterarie lungo il percorso di questa band fondata nel 2001 che lungo il suo percorso utilizza anche, oltre agli strumenti base, violini dando più emotività alle partiture musicali che, nello specifico constano di nove pezzi facenti parte della loro quarta stesura sonora piene di atmosfere, growl.


CHIMAIRA "Resurrection" - NUCLEAR BLAST/AUDIOGLOBE

Dall’Ohio, Cleveland, arriva questa miscela esplosiva di metalcore e groove metal che per i risultati ritmici prodotti ben identifica il moniker da loro adottato e che si riferisce alla mitologia greca e nella fattispecie a ciò che di identifica con il congiungimento di diversi animali. La band vede la luce nel 1998 e nel gennaio del 2000 realizzano il primo EP “This Present Darkness” che convinse la Roadrunner ad arruolarli, sodalizio che si sfalda nello scorso mese di aprile ed a causa di ciò la band firma per la casa discografica attuale realizzando, così il quarto lavoro che non mancherà di deludere.


U.D.O. "Mastercutor" - AFM/AUDIOGLOBE

Udo Dirkschneider ex front-man degli Accept torna in studio realizzando la sua undicesima fatica, a distanza di qualche anno dalla precedente release, questo 15-tkx caratterizzato da un suono rimasto indelebile, nonostante il passare del tempo: suono monolitico di chiaro stampo teutonico, come, tra l’altro, lo era al tempo della sua leggendaria band che mise a ferro e a fuoco mass media, fans, addetti ai lavori. Bei tempi che rivivono con gli aspetti compositivi di questo lavoro e testimonianza di quanto detto è l’intero percorso musicale che va dall’opening title-tk “Mastercutor”, alla successiva “The Wrong Side of Midnight” , “One Lone Voice e Tears of a Clown”, al cui ascolto il sistema uditivo viene colpito dalla possente e graffiante ugola di Udo. Il tour prosegue con “The Instigator”, la ballad di “One Lone Voice”, “We Do – For You”, “Walker In The Dark”, altri buoni esempi di questo eccellente lavoro.


SHAKRA "Infected" - AFM/AUDIOGLOBE

Un nuovo nome va ad aggiungersi all’ufficio dell’anagrafe delle confederazione elvetica per quanto riguarda lo stato della musica hard-rock. Certo loro risultano tra gli ultimi arrivati, in senso cronologico, dopo i nomi eccellenti di KROKUS e GOTTHARD ma, sicuramente, non sono da meno sia per quanto riguarda l’aspetto emotivo che quello compositivo che risulta alquanto piacevole all’ascolto. Non saranno al top delle nostre preferenze, ma, sicuramente lo saranno per i seguaci del settore in questione.


ILID "The shadow over Arhkam" - UKDIVISION RECORDS/PLASTIK HEAD/ALKEMIST FANATIX AGENCY

Il lavoro in questione è costituito da quattro songs inserite in questo Ep registrato per la Ukdivion Records/Plastik Head e distribuito dall'Audioglobe. Si tratta di un suono rivolto ad atmosfere melodiche di chiare tonalità rock, da un buon cantato da parte della female ocal di Natascia che svolge un ruolo importante dalla band in questione. La struttura componentistica è costituita da Ronny alle chitarre. Alessandro al basso e dietro i tamburi, tale drummer di nome Giacomo. Pur se nella melodia il suono riveste delle tonalità decadenti, questo è naturalmente un parere dello scrivente, come nella stesura musicale di "The Grief" o nella stesura successiva di "Encore", anche se un pò vivace ed incalzante rispetto al precedente passo sonoro. Completano il lavoro "Envenomation" e "Sacred". Un lavoro di cui non dispiace l'ascolto . Info: [email protected]


SENSAZIONE "Bianchi lividi" - ALKEMIST FANATIX AGENCY

Il lavoro in questione rappresenta il primo singolo di quello che sarà il prossimo prodotto del gruppo che prenderà il nome di "Anche i pesci hanno sete". Ritornando al singolo in questione c'è da registrare che è esso è costituito da una traccia prima audio e da una seconda traccia che costituisce un videoclip ad opera del regista Gabriele Rustichelli. Il suono è piacevole all'ascolto: esso è strutturato su sensazioni musicali che variano e spaziano in diverse sonorità musicali che danno una buona soluzione ritmica al brano, cantato in lingua italiana. Info: [email protected]


CHEOPE "Download ideas" - ALKEMIST FANATIX AGENCY

Intanto c'è da registrare l'aspetto strutturale del cd che è impostato sulla stessa linea dei vecchi vinili, sia per i solchi che per il colore: questa è già una prima bella idea. Poi l'altro aspetto, quello relativa alla stesura musicale che riguarda il ritmo e le atmosfere dei METALLICA, per certi aspetti, invece, per altri che si ricollegano a quanto di meglio la musica rock ha potuto regalare in questo suo inarrestabile percorso. Le tredici songs risultano piacevoli all'ascolto, vista anche la buona preparazione dei componenti della band capitolina. Info: cheopeonline


SHOWSTRIPSILENCE "Monsters and humans horrorific and all new !" - ALKEMIST FANATIX AGENCY

Tredici assalti ritmici alquanto coinvolgenti, quelli effettuati dal combo in questione che vomita rabbia e sudore in chiaro stile punk-hardcore: un suono che ammalia l'ascoltare al primo impatto, ritmia asfissiante, come da stile, of course e voce decisamente malata che dà quel tocco in più alla performance in studio. "A growing fire", "Outside our houses", "Swallowed", "You can't do it in my name", alcune delle cartelle cliniche estrapolate nella corsia di questo loro lavoro da ascoltare e supportare. Info: [email protected]


CONVERGENCE "... Point of view..." - ALKEMIST FANATIX AGENCY

Le dieci songs realizzate dal quartetto in questione, on the road dal primo anno della nuova era, rappresentano la sintesi del loro percorso ed esperienza musicale dei singoli componenti. L'album d'esordio rappresenta una miscellanea di attitudini musicali che spaziano in diverse sfere sonore che vanno da quelle metal a quelle dell'elettronica, ma anche industrial e certe attitudine di sana musica rock, quindi etichettarli sarebbe riduttivo nonché antipatico. Un suono fresco, reattivo e coinvolgente quello espresso dal quadriumviro in questione che ha già un ottimo ruolino di marcia anche on stage, le cui performances risultano alquanto seguite e coinvolgenti ed il risultato di questo lavoro ne è un ottimo biglietto da visita. Info: [email protected]


FIBRA "Fibra" - self-produced

Il quartetto siciliano realizza questo sei songs di musica rock con tematiche hard e testi in lingua italiana, tranne "I Wish" e la conclusiva "I can't, help me!", una sorta di ballad e qualche distorsione ritmica in "Prima o poi". buone le stesure musicali, il cantato, attitudini che si confermano durante le strutture dell'intero percorso di questo tracciato musicale, vedi "Non lo so". Una band che farà sicuramente la sua figura nelle sfere della musica rock vecchia maniera, anche se, a dir la verità non è il genere che si preferisce ascoltare, almeno per lo scrivente. Info: fibraband


LORD AGHEROS "Hymn" - self-produced

One man band: questo è il documento informativo inerente il progetto fondato nel 1999 da tal Evangelou Gerassimos che in queste undici songs, comprensive di intro ed outro, facenti parte di un dettato musicale di non facile lettura, visto le diverse contaminazioni che vanno dal groove, all'industrial, all'ambient, al death/black, elementi, questi, presi solo come leggeri passaggi ritmici, che sono inseriti dentro sfere decadenti e malinconiche. Non male come idea. Info: [email protected]
 
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